Freccia del Brabante 2017, le Ardenne si aprono nel segno di Colbrelli

Grande vittoria di Sonny Colbrelli alla Freccia del Brabante 2017. Il corridore della Bahrain – Merida domina la volata tra gli attaccanti, conquistando a braccia alzate la prova di apertura delle Ardenne al termine di una prova molto generosa, corsa con grande coraggio. Alle spalle del bresciano, quasi battuti per distacco, il vincitore della passata edizione Petr Vakoc (Quick-Step Floors), che ha provato ad anticipare il rivale, e Tiesj Benoot (Lotto Soudal).

Dopo alcuni tentativi infruttuosi, per un inizio abbastanza scoppiettante, a prendere la fuga di giornata sono Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Adam Blythe (Aqua Blue Sport), Lorenzo Rota (Bardiani-CSF), Zakkari Demptser (Israël Cycling Academy) e Christophe Masson (WB-Veranclassic-Aqua Protect), ai quali il gruppo concede rapidamente spazio. Il loro vantaggio massimo sarà di sette minuti, ma Quick-Step Floors e Team Sunweb decidono a metà gara di riprendere la situazione in mano.

Già dal primo passaggio sul traguardo il distacco è ormai ridotto a meno di un minuto, aprendo così alla possibilità di nuovi tentativi. Al primo passaggio sull’Ijskelderlaan a muoversi è Victor Campenaerts (LottoNL-Jumbo), che viene seguito da una decina di corridori. Ripresi i fuggitivi, varie accelerazioni portano in testa una nuovo gruppetto, con il solo Janse Van Rensburg che riesce a resistere in testa assieme a Laurens De Plus, Dries Devenyns (Quick Step Floors), Grega Bole, Sonny Colbrelli (Barhain-Merida), Silvan Dillier (BMC Racing), Toms Skujins (Cannondale-Drapac), Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Christopher Juul Jensen (Orica-Scott), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension Data), Victor Campenaerts, Bert-Jan Lindeman (LottoNL-Jumbo), Pierre-Luc Périchon (Fortuneo-Vital Concept) e Stijn Devolder (Verandas Willems-Crelan).

A condurre l’inseguimento a quel punto è la Direct Energie, che cerca di mantenere il distacco costantemente sotto i trenta secondi. L’intesa davanti non sembra delle migliori, ma soprattutto con gli incitamenti e il lavoro di Colbrelli il margine non cala, neanche quando da dietro alcuni corridori provano a rientrare. Sullo Schavei sono in molti ad uscire dal gruppo, ma nessuno riesce a fare realmente la differenza e in cima si torna tutti assieme ad inseguire, sempre sotto il controllo della Direct Energie.

Davanti Lindeman prova a muoversi da solo, ma il suo tentativo ha vita breve e Dillier cerca il forcing ad Hertstraat. Dal gruppetto perdono così contatto Skujins, Janse Van Rensburg, Périchon e Devolder, lasciando solo nove uomini al comando, con una ventina di secondi di vantaggio sul gruppo. Lo scenario si ripete al nuovo passaggio sullo Schavei, con infruttuosi attacchi dal gruppo, mentre tra i fuggitivi l’intesa sembra andare scemando. Colbrelli prova a spronare tutti, a partire da Bole, provando anche più volte a muoversi in prima persona per far cadere le foglie morte. Bole finalmente prende in mano la situazione in favore del compagno, riuscendo a limitare così il lavoro della Cannondale – Drapac all’inseguimento.

A cinque chilometri dalla conclusione l’ultimo passaggio sull’Ijskelderlaan è cruciale. Il distacco è ancora superiore a venti secondi e la bagarre esplode a tutti i livelli. Tra gli attaccanti il più attivo è ancora Colbrelli, mentre dietro Sean De Bie (Lotto Soudal) accelera portandosi dietro Petr Vakoc (Quick-Step Floors). A loro si unisce anche Bryan Coquard (Direct Energie), seguito poi dal resto del gruppo. Allo scollinamento si muove allora Tim Wellens (Lotto Soudal), al quale risponde il solo Vakoc, riuscendo a staccare il gruppo.

I due riescono a rientrare sulla testa della corsa ai piedi dello Schavei e subito Vakoc prova a rilanciare, ma Benoot fa buona guardia. A quel punto Devenyns si mette all’opera per il proprio capitano, scandendo il ritmo sino alla volata conclusiva. Vakoc tiene chiuso Colbrelli fino a quando parte, a 150 metri dalla conclusione, ma appena il bresciano riesce a trovare spazio per far esplodere la sua potenza non ce n’è per nessuno. Malgrado una corsa generosa e sempre all’attacco, ne ha ancora per distanziare tutti e vincere nettamente il primo antipasto di Ardenne.

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